Damiano Privitera
Damiano Privitera nasce a Pinerolo il 18 settembre 1955.Vive nella sua città gli anni della contestazione, "amante" della chitarra fa esperienze di musica, con gruppi estemporanei; prende parte alle iniziative culturali alternative della cittadina come la nascita di "Radio Aperta e Democratica" e l'organizzazioni di spettacoli . Vede da "vicino" Giulian Beck, leader dei Lyving Theatre durante una intervista rilasciata alla radio Pinerolese, apprezzandone l'umiltà e la semplicità, esperienza che accende il suo interesse per il teatro.

La musica è il veicolo che lo condurrà alle marionette; un' estate del 1979 prende la sua chitarra e parte per Barcellona sfuggendo a quella cappa deprimente che avvolgeva l'Italia in quegli anni. Qui conosce Pepe Otal che lo opta per la sua compagnia, Grupo Taller de Marionetas ,come musicista "generico" nel momento in cui questa allestiva lo spettacolo "Apocalipsis Secondo San Juan" che fu più tardi uno dei successi più sonori nel Festival Mondiale de Charleville - Mézièrs (1982).

Un anno dopo si trasferisce in Italia con Georgina Castro
In Italia approfondiscono il tema della Commedia dell'Arte con lo studio su Pulcinella, nella sua proposizione come burattino per eccellenza: la Guarattella napoletana. Da questo studio nasce nel 1987 "A'nnamurata mia" spettacolo ispirato a questa tradizione ma dove si trovano anche elementi che fanno riferimento chiaro alla realtà sociale odierna.Il loro lavoro andrà sviluppandosi tra le varie tecniche classiche del teatro di animazione: burattini, marionette,pupi e bunraku, con incursioni sul teatro degli oggetti , il tutto visto da un ottica poco accademica e più istintiva, eredità di una scuola di pratica teatrale, il Grupo Taller de Marionetas, padre del underground burattinaio barcellonese, che bada più al discorso di fondo che non alla forma, a meno che non ne sia essa stessa oggetto di comunicazione.

Nel 1993 creano l'Associazione Teatrale "La Terra Galleggiante" che ha como scopo quello di diffondere e far conoscere il teatro di figura nelle sue multiple forme riportandolo alla sua antica "popolarità".