Pulcinella burattino tra morte e circo
La musica segna l'affascinante spettacolo dello spagnolo Teatro Alegre
Per la rassegna Baracche e Burattini, organizzata da Kultur Dom, è andato in scena in Santa Maria della Pace un godibilissimo spettacolo presentato dal Teatro Alegre, ancora una volta, immeritatamente, con scarsa partecipazione di pubblico. Teatro Alegre è una formazione di burattinai italo-spagnoli che si è costituita a Barcellona. A Pinerolo il Teatro Alegre ha una propria sede di produzione. Oltre agli spettacoli, organizza rassegne, laboratori, seminari di perfezionamento. Teatro di figura nelle varie espressioni, dalle prime marionette, ai burattini tradizionali mossi con le mani, alla tecnica “bunraku” di origine giapponese adattata però, dice Damiano Privitera nella breve presentazione dello spettacolo, al gusto mediterraneo. Con questa tecnica si sono espressi i due animatori nel presentare tre brevi atti unici: Pulcinella e la morte, Intermezzo musicale e Il circo. Burattini da tavolo si possono definire questi poiché agiscono su una pedana alta giusto un tavolo rispetto agli animatori che sono in piedi, dietro, resi invisibili, per quanto possibile, dal nero dei vestiti e dei guanti. Ciascun burattino è mosso da due animatori contemporaneamente, per ottenere la massima fluidità nei movimenti espressivi. Così condotto, il burattino può raggiungere tutta una gamma di sfumature, con piccoli gesti, di sorprendentente espressività. Non v'è bisogno nemmeno di parole, basta la musica e l'interpretazione del personaggio-burattino.
Per la verità uno spettacolo che può essere pienamente apprezzato ancor più dai genitori e dagli accompagnatori dei bambini, ma che affascina anche i bambini. La tecnica “bunraku” si adatta bene anche al nostro Pulcinella, eroe napoletano, notoriamente affamato. Qui il burattino, abbandonato su una panchina, ha tutta una serie di improvvisazioni vocali e gestuali, come in un canto del cigno, facendo del marciapiede il suo palcoscenico, giusto il sottofondo di rumori di traffico. Sarà la morte a sorprenderlo e a rubargli il cuore per averlo tutto per sé. Nell'Intermezzo Musicale, due artisti si contendono gli applausi del pubblico, un pianista quanto mai originale e una cantante ballerina dai vistosi capelli color carota. E' interessante come i vari personaggi vengono risolti dal burattinaio di volta in volta, ora a figura intera, mossi da stecche oppure con una sorta di integrazione tra burattino e animatore, dove le braccia e le mani dell'operatore fanno tutt'uno con il burattino, ottenendo un effetto di deformazione grottesca, ancor più divertente. La contesa tra i due finirà a colpi di pistola. “Circo" é una breve sintesi di giochi di abilità di un malinconico acrobata e clown. Apprezzabile il gioco prospettico, la presentazione del personaggio come visto da lontano e quindi portato in primo piano, in acrobazia sul filo, sulla palla. Bisogna riconoscere a Giorgina Castro e Damiano Privitera una raggiunta sapienza espressiva nei loro burattini, nei loro brevi apologhi condotti sulle ben scelte colonne musicali. Meritati applausi.

Gian Carlo Andreoli Piacenza 16 dicembre 2001